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Basta un attimo

"Basta un attimo", a chiunque di noi è capitato di sentire e a sua volta di dire questa frase. Spesso in riferimento a tragedie e altre volte rispetto a qualche grande cambiamento.

Per quanto quest'affermazione sia ormai un luogo comune, è a mio avviso un'assoluta verità.


Pensaci, sicuramente hai ben impresso nella  memoria un ricordo, un momento particolare in cui la tua vita è cambiata. Da quel preciso istante non è più stata la stessa.


L'improvvisa perdita di una persona a te cara, quell'esatto istante in cui il tuo cuore si è spezzato.


Quel preciso momento in cui capisci di esserti innamorata e il tuo cuore inizia a battere ad una frequenza tutta nuova.


Momenti, istanti, frazioni di secondo.


Ma perché proprio questi attimi? Mi è capitato più volte di chiedermelo e sono arrivata sempre ad un'unica risposta: sono quegli attimi dolorosi e meravigliosi, perché in quel preciso momento noi siamo lì con ogni parte di noi stessi. Viviamo davvero quell'emozione nella sua pienezza, non c'è nessun altro pensiero a distogliere la nostra attenzione.


Qui e Ora


Ecco che ancora una volta quel monito che tanto ho fatto mio torna a manifestarsi e a rendersi ancora più veritiero ai miei occhi, perché solo quando siamo presenti viviamo davvero. Quegli attimi non sono altro che vita veramente vissuta.


Quanto è difficile oggi esser presenti? Vivere davvero il momento senza avere la mente occupata da pensieri spesso rivolti al futuro più o meno immediato? Succede solo quando ci accade qualcosa di sensazionale che ha una forza tale da arrestare tutto il resto. Ma davvero le nostre vite alla fine della conta sono solo pochi intensi attimi vissuti perché il resto del tempo l'abbiamo passato a rincorrere un obiettivo dopo l'altro?


Io non voglio che la mia sia una non vita, ho imparato bene questa importantissima lezione. Giorno dopo giorno ho la conferma che vivere davvero il presente può regalare attimi meravigliosi in grado di arricchire come non mai la mia vita. Ogni qualvolta sento che il piede stia premendo troppo sull'acceleratore, faccio un bel respiro, rallento e mi ricordo di essere qui e ora e a ciò che sarà più tardi ci penserò quando sarà presente.


"Gli indiani se lo rammentano con la storia dell’uomo che, rincorso da una tigre, scivola in un baratro. Cadendo nel vuoto il poveretto riesce ad aggrapparsi a un arbusto, ma anche quello comincia a cedere. Non ha scampo: sopra di sé le fauci della tigre, sotto l’abisso. In quel momento però, proprio lì, a portata di mano, fra i sassi del dirupo, l’uomo vede una bella fragola rossa e fresca. La coglie e... mai una fragola gli parve così dolce come quell’ultima."

Così scrive Terzani ne "Un altro giro di giostra", utilizza questa storia indiana per descrivere come si sente lui dopo che gli è stato diagnosticato il cancro. Pur avendo ricevuto una notizia che getta i più in un grande sconforto, lui si sente vivo come non mai. Come fa? Semplicemente vivendo il presente, non c'è niente a distrarlo da questo. Solamente lui e la meraviglia dell'essere vivi.


Io non voglio più piegarmi al dover raggiungere un obbiettivo dopo l'altro per cercare un'effimera felicità. Io voglio un'infinità di attimi in grado di stravolgere la mia vita. Voglio essere presente perché voglio vivere davvero la mia vita. Il presente è un dono prezioso che va goduto, che va vissuto qui e ora.

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