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Earth Day
Oggi è L'Earth Day, la giornata della Terra, un momento che indiscriminatamente coinvolge tutta la popolazione mondiale: One people One Planet. Miliardi di persone che condividono la stessa casa e oggi le rendono omaggio.
Nata il 22 aprile 1970, a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California. È nata per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Come movimento universitario, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l'inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili.
Quella di oggi è la cinquantesima celebrazione e ci troviamo a farlo in un modo del tutto atipico: chiusi nelle nostre case a seguito di una pandemia che ancora una volta mostra tutta la fragilità e l'impotenza dell'umanità nei confronti della natura. Un ulteriore motivo per riflettere con più attenzione: ora che siamo tutti "fermi", che la nostra frenetica routine ha subito una brusca frenata, non abbiamo più scuse. Abbiamo tutto il tempo per fare il punto della situazione su questi ultimi cinquant'anni di danni al nostro pianeta.
Questa quarantena è stata un'occasione di riflessione su più fronti, è stata d'aiuto per molte persone per capire quali cambiamenti mettere in atto per avere una vita più felice. Semplicemente per riavere una vita.
Oggi è il momento di fare un altro passo: smettere di pensare a noi stessi per rivolgere l'attenzione sul nostro pianeta malato che ha più che mai bisogno di noi.
Come fare?
Prendiamoci le nostre responsabilità senza guardare ciò che hanno fatto o stanno facendo gli altri. Se il tuo vicino di casa non fa la raccolta differenziata non sentirti giustificato a fare lo stesso, ma vedila come un'occasione per fare qualcosa in più perché l'inquinamento che sta causando lui riguarda anche te, perché è casa tua.
So che è dannatamente difficile, perché viviamo in una società incredibilmente individualista in cui ognuno è spinto a pensare per sé, ma questa strategia è autodistruttiva e non porterà a nulla di buono.
Provate a raccogliere quel sacchetto di plastica che trovate per strada e dopo che l'avrete buttato sono pronta a scommettere che vi sentirete meglio, consapevoli di aver fatto una buona azione senza ricevere niente in cambio se non la sensazione appagante per ciò che si è fatto.
Noi siamo la causa dell'inquinamento ambientale, della deforestazione, della distruzione di ecosistemi e della scomparsa di centinaia di specie animali e vegetali.
Noi possiamo spegnere questa macchina di distruzione ed essere il cambiamento positivo, perché se le cattive azioni dell'uomo sono la causa di tutto questo, allora, prima che sia troppo tardi, sostituirle con delle buone azioni salverà il nostro pianeta.
"La nostra casa è in fiamme" per colpa nostra, ora tutti insieme spegniamo quest'incendio e rinasciamo persone migliori dalle sue ceneri.