liberaribelle
La felicità è davvero nelle piccole cose
Quante volte scorrendo nella vostra home di Facebook o sotto una foto di Instagram vi siete imbattuti nella citazione: "La felicità è nelle piccole cose"? A me è capitato spesso e anche se si tratta di un luogo comune io credo davvero che sia così. Per arrivare a farlo però ho dovuto anch'io cadere nel tranello della credenza che la felicità sia qualcosa di materiale e quindi di acquistabile: ho fatto il classico errore di spendere i miei soldi in oggetti futili dei quali mi stufavo in fretta e mi ritrovavo poi a comprarne di nuovi per essere nuovamente "felice" per poco tempo. Senza farci troppo caso ti ritrovi accerchiato da un'innumerevole quantità di cose: sei nel circolo vizioso perfetto per la nostra società consumista, ma come uscirne? Nel mio caso sono stata costretta da una necessità di spazio, la mia camera è molto piccola e dovevo per forza di cose liberarmi dell'inutile. Ho iniziato dall'armadio. Svuotando l'armadio ho ritrovato vestiti dei quali mi ero completamente dimenticata, ho trovato vecchie magliette di concerti e di quando giocavo a calcio. Ritrovarle e tenerle in mano ha avuto lo stesso effetto che la madeleine ha avuto con Proust, per un momento mi sono sentita nuovamente lì in quello stadio a lasciarmi emozionare da quella canzone. Come ho potuto lasciare che così tante inutili t-shirts soffocassero in un angolo queste altre? Così tante magliette con il logo di un noto Cafe internazionale la cui differenza tra loro è il nome della città in cui sono state comprate. Tenere in mano queste magliette non mi ha dato lo stesso effetto di quelle dei concerti, perché queste sono tutte uguali quando invece i viaggi a cui corrispondono sono stati così differenti e bellissimi proprio per quanto diversi sono stati. Ho lasciato che dei ricordi bellissimi cadessero nel dimenticatoio perché ero troppo impegnata a spendere e comprare "ricordi inutili" . Ho capito però che le stesse magliette dei concerti rientrano in questa categoria di "ricordi inutili", hanno avuto questa funzione di reminiscenza per il semplice motivo che le ho riviste dopo tanto tempo e perché mi ero dimenticata della loro esistenza. A farmi emozionare è stato il ricordo, non una t-shirt. Ecco allora che quel luogo comune sulla felicità che risiede nelle piccole cose inizia a farsi chiaro ai miei occhi. Inizio a pensare a quando sono stata davvero felice e mi sono resa conto che non ho alcun ricordo materiale di quei momenti. Perché quando siamo felici lo siamo e basta non abbiamo bisogno di nient'altro, se non di vivere quel momento. Uno dei momenti in cui mi sono sentita davvero felice? Io, Fede, due panini e la vista sensazionale di un paesaggio meraviglioso che solo Cabo da Roca ti può offrire. Non ho nessuna foto di quel momento, ma se chiudo gli occhi ricordo tutto alla perfezione. Siamo lì sedute su un piccolo sedile naturale di terra con qualche ciuffo d'erba, Fede è seduta alla mia sinistra ed ha la testa appoggiata sulla mia spalla e davanti a noi c'è l'oceano che si infrange con tutta la sua forza sulle scogliere. È tutto semplicemente perfetto. Queste piccole cose sono i momenti intensi che viviamo, sono le emozioni, il senso di leggerezza e appagamento e a pensarci bene per quanto importanti siano, non sono poi così piccole.