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  • Immagine del redattoreliberaribelle

Non farti schiacciare dall'ansia

Quanto è facile farsi prendere dall'ansia e dallo sconforto in un mondo che corre così veloce? La risposta è ovvia: molto.

Come avrete potuto notare per circa due settimane la mia pagina è stata inattiva, non ho pubblicato alcun nuovo post. Il motivo è stato proprio l'essermi fatta prendere da quella maledetta agitazione di dover per forza scrivere qualcosa mista allo sconforto di non riuscirci.

Quando ho preso la decisione di tenere un blog, sapevo perfettamente che prima o poi mi sarei imbattuta nel famoso blocco dello scrittore. Quando ti trovi nella condizione di aver voglia di scrivere, di sapere di doverlo fare ma non ci riesci in alcun modo.


Resti lì fermo a fissare una pagina bianca.

Questo è esattamente quello che mi è successo, sapevo di avere dei tempi da rispettare e il non riuscirci è stato per me un vero fallimento. Ho pensato di non essere all'altezza, ci sono persone che riescono a pubblicare un post al giorno e io non sono riuscita neanche a tenere il ritmo di due a settimana.

Nel giro di poco tempo mi sono ritrovata in questa situazione di buio totale, avevo due enormi paraocchi che mi facevano vedere solamente quel foglio bianco. L'unico modo per uscirne mi sembrava quello di mettermi a scrivere a qualunque costo. 

Niente di più sbagliato. 

Per uscire da una situazione di ansia ciò che non va assolutamente fatto è fare quel qualcosa che l'alimenta. Mi spiego: a rendermi agitata era il non riuscire a scrivere e per uscirne, di certo, continuare a fissarmi sulla scrittura non poteva essere la soluzione. 

Per poter superare questo blocco ho dovuto guardare la situazione da una prospettiva più distaccata, in modo da avere un quadro d'insieme.

Nel giro di poco tempo la mia vita è completamente cambiata, nuova casa, nuove abitudini e una nuova quotidianità da costruire. Tutto ciò cercando di mantenere l'attenzione anche su quello che avevo da fare con il blog e con il lavoro. 

L'ansia per il non riuscire a scrivere è stata solamente la piccola parte visibile dell'iceberg. Il punto di partenza per iniziare a riflettere su ciò che dovessi fare per superare l'impasse che avevo di fronte.

Per quanto io stia cercando di liberarmi di certe concezioni della nostra società, non è semplice e nei momenti di debolezza queste trovano un appiglio a cui aggrapparsi. Una su tutte è quella maledetta idea secondo la quale bisogna riuscire ad avere successo ed averlo in fretta. Il consumismo si è annidato ovunque ormai. 

La vita delle persone si è fatta così complicata perché si è permesso all'ansia di dover fare a tutti i costi, di diventare la benzina che alimenta il motore delle loro vite. Forse più che una benzina è ormai una vera e propria droga. 

Io sono in quella fase di disintossicazione, dove il rischio di ricaduta è maggiore. Per mia fortuna però ho al mio fianco una persona che mi ama davvero e, in questi casi, con il forte potere delle parole riesce a farmi capire che non c'è alcun motivo per dar spazio all'ansia di annidarsi nuovamente in me. 

La soluzione per non farsi sopraffare è ancora una volta quella di andare contro corrente. Se il mondo in cui vivi ti dice che devi fare tante cose contemporaneamente e che devi essere sempre sul pezzo, tu concentrati su una cosa alla volta e concediti il tuo tempo.

Stavo perdendo di vista quanto grande fosse il cambiamento che la mia vita si stava trovando ad affrontare, come sempre ogni cosa ha il suo tempo e questo va rispettato. Quando ho preso nuovamente atto di questa importantissima lezione, ecco che le parole sono tornate a riempire quella pagina bianca. 

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